Segnalazioni editoriali
Descrizione: In letzter Zeit haben Ferne und Nähe mit den ihnen verwandten semantischen Konzepten (z.B. Weite, Fremdheit, Entfernung, Fernweh, Aus- und Entgrenzung, Andersheit, Heimweh, Nostalgie, Grenze, Beschränkung gegenüber Verbundenheit, Vertrautheit, Nachbarschaft, Verwandtschaft, Sympathie, Empathie) zunehmend an Bedeutung und Aktualität gewonnen – und dies nicht zuletzt auch aufgrund der durch die Corona-Pandemie weltweit ausgelösten Krise. Im vorliegenden Band wurden einschlägige Beiträge italienischer und deutscher Literatur- und Sprachwissenschaftler:innen mit dem Ziel zusammengestellt, ein neues Kompendium zu den literarischen und sprachlichen Ausdrucksformen der Empathie und Distanz, zu den Ein- und Ausschlussverfahren in Literatur und Sprache, zur Treue oder Verfremdung in Literatur, Übersetzung und Sprachdidaktik sowie zu den Versprachlichungs- und Literarisierungsformen von Nähe und Distanz bereitzustellen.
Descrizione: Das Internet in seiner Allgegenwart hat unsere Art und Weise, wie wir interagieren, verändert. So laden Computer, Tablet und Smartphone kreativ dazu ein, Texte mit Bildern, Videos und Memes zu ergänzen. Hybride Kommunikationsstrategien sind an der Tagesordnung: Um unmittelbar, authentisch und eindeutig zu kommunizieren, bereichern die Nutzer der digitalen Weltgeschriebene und gesprochene Texte um weitere Elemente zu multimodalen und multimedialen Formen. Die so erschaffenen neuen Ebenen von Referenzialität, Intertextualität und Transmedialität verlangen nach adäquaten Kriterien für die Analyse der Beziehung von Text und Bild. Silvia Verdiani liefert genau das. An repräsentativen Beispielen aus dem politischen Online-Diskurs von NGOs untersucht sie die syntaktisch-funktionalen Implikationen der Verwendung hybrider Kommunikation. Sie zeigt zudem, wie genau die semantische Kombination von verbaler und ikonischer Sprache wirkt, um den gewünschten Effekt zu erzielen.
Descrizione: Il libro esplora i Pronominaladverbien tedeschi, proponendone una descrizione morfologica, semantica e sintattica. L’analisi empirica di corpora scritti e orali si concentra su cinque avverbi pronominali il cui primo costituente è da(r)−. Lo studio dei dati di tedesco lascia spazio ad un’indagine contrastiva con l’italiano. Gli usi e i comportamenti dei Pronominaladverbien sono messi a confronto con quelli di forme morfologicamente simili dell’italiano, al fine di verificare se l’italiano presenti una categoria grammaticale analoga o simile agli avverbi pronominali. A conclusione del lavoro, un’analisi che privilegia l’approccio traduttivo conferma i risultati dello studio interlinguistico e rivela i mezzi e le strutture a cui ricorre l’italiano per la resa dei Pronominaladverbien.
Descrizione: Nato da un seminario interdisciplinare organizzato per le studentesse e gli studenti del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna, il volume Exchanges, Intersections and Gender Issues between Eighteenth and Nineteenth Century Europe: The Anglo-German Case / Kulturtransfer, Verschränkungen und Gender-Fragen in Europa zwischen dem 18. und dem 19. Jahrhundert: der deutsch-britische Fall si concentra su alcuni significativi scambi culturali tra Regno Unito e Germania, contatti produttivi che hanno avviato un inevitabile processo di cambiamenti e innovazioni nella letteratura e nella cultura del XVIII e XIX secolo in entrambi i contesti e in diversi settori: dall’antropologia e dal transfer culturale passando per l’analisi filologica, fino alla prassi traduttiva.
Descrizione: Il volume raccoglie gli esiti scientifici delle lezioni del primo Master di I livello in Didattica della lingua tedesca come LS-L2, tenutosi presso l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa nell’anno accademico 2020/21, e riflessioni scientifiche e didattiche che rispondono in maniera critica alle esigenze di rinnovamento degli impianti concettuali dei programmi scolastici ministeriali. Il volume si configura altresì come un manuale per la preparazione di concorsi per la scuola secondaria di I e II grado, dell’abilitazione per il sostegno linguistico in tedesco nelle scuole in lingua tedesca per alunne e alunni con sfondo migratorio e, non ultimo, per la formazione continua dei docenti di lingua e civiltà tedesca. Contributi di Balbiani, Ballestracci, Corrado, Fiorentino, Hepp, Hoffmann, Malloggi, Missaglia, Moraldo, Nied, Paumgardhen, Russo, Sirignano.
Link: https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/kritik/issue/view/102
Descrizione: Intellettuale antiaccademico ed eccentrico, Günther Anders è autore di una irriverente “antropologia” nella quale la locuzione “dislivello prometeico” indica lo iato al centro del concetto di “uomo antiquato”. L’indagine sulla condizione dell’uomo nell’era della tecnocrazia mette a nudo il dramma di una contemporaneità profondamente segnata al suo interno dall’asincronia tra evoluzione organica e sviluppo tecnologico.
Descrizione: Questo volume rappresenta una lettura importante per chi voglia scoprire le origini della svolta copernicana della filosofia occidentale in senso antropologico e conoscere le più importanti tappe dello sviluppo dell’estetica del Settecento tedesco. Nel “laboratorio della modernità” di Herder si attua un rinnovamento radicale del sistema dei saperi; esso implica un accurato confronto con i maggiori pensatori e scrittori europei, protagonisti di una lunga stagione che va dal Rinascimento al tardo Illuminismo. I dodici saggi presentati nel volume, introdotti e commentati, mostrano lo sviluppo originario del pensiero critico herderiano in campo filosofico, estetico-letterario e storico-politico. Troviamo qui le fondamenta delle sue opere più corpose, cioè Ancora una filosofia della storia per l’educazione dell’umanità e Idee per la filosofia della storia dell’umanità. Gli scritti qui raccolti interessano gli anni tra il 1765 e il 1787 e si coagulano intorno all’urgenza della formazione di un gusto e di un’opinione pubblica, forti per il presente come per il futuro. Viene dato particolare risalto all’incontro di Herder con Goethe, che fu risolutivo per la redazione finale del capolavoro del 1778, cioè la Plastica, vero manifesto della nuova estetica empirica dell’Illuminismo.
Link: https://www.bompiani.it/autori/johann-gottfried-von-herder-13105
Descrizione: «Auf Wiedersehen in Florenz!» Voci di ebrei tedeschi dall’Italia presenta uno spaccato della Exilliteratur tedesca i cui protagonisti emigrarono a Firenze dopo l’avvento del nazionalsocialismo. Oltre a ricostruire il contesto della città negli anni 1933-1938, il volume esplora anche la produzione di alcuni autori e autrici dell’esilio, protagonisti del fervente clima culturale che si diffuse a Firenze grazie all’intersezione tra le culture tedesca, ebraica e italiana. Tra gli esponenti di questo contesto letterario, vi è un gruppo di autori che compare nella sezione dedicata alla scrittura in esilio (Alice Berend, Rudolf Borchardt, Karl Wolfskehl e Walter Hasenclever) mentre un altro gruppo compone, invece, il nucleo del post-esilio (Max Krell, Monika Mann, Otti Binswanger-Lilienthal e Georg Strauss).
Link: https://www.fupress.com/it/news/auf-wiedersehen-in-florenz/10255
Descrizione: A partire dagli anni Novanta del Novecento il Linguistic Landscape (LL) è stato oggetto e strumento della ricerca linguistica applicata a una specifica area geografica antropizzata, inizialmente rappresentata soprattutto da città, grandi e piccole. Questo lavoro intende offrire una nuova prospettiva di lettura del ‘paesaggio linguistico’, focalizzando l’attenzione sull’unità geografica costituita da una valle e da tutto ciò che ne fa parte: dalle città ai paesini, dalle strade provinciali ai sentieri, dai laghi ai boschi, dagli alberghi ai rifugi di alta montagna. L’area oggetto della ricerca sono le quattro valli principali e alcune valli trasversali dell’Alto Adige/Südtirol, la cui complessa situazione storico-politica ne condiziona e determina il relativo paesaggio linguistico.
Descrizione: L’opera di Christa Wolf (1929-2011) può essere vista come una grande operazione di recupero della memoria culturale, storica e personale. Da una parte, ripercorre le tappe fondamentali della storia contemporanea tedesca, dalla Seconda guerra mondiale all’esperienza della DDR fino alla riunificazione e alla disfatta del progetto socialista. Dall’altra, ricostruisce l’identità culturale presente, collettiva e individuale, tramite la rilettura e la riscrittura dell’antico – della mitologia greca e del Romanticismo tedesco. Ci restituisce così una visione della cultura e dell’identità come dimensioni dinamiche e multiformi, che possono definirsi solo attraverso il contatto con l’altro, il diverso, il rimosso. È da questa suggestione che si sviluppano i percorsi di lettura contenuti nel presente volume, nuove chiavi interpretative per comprendere la scrittura di quella che è considerata la massima rappresentante della letteratura tedesco-orientale. Con testi di: Ulrike Böhmel Fichera, Rita Calabrese, Anna Chiarloni, Gaia D'Elia, Antonella Gargano, Annett Gröschner, Gabriele Guerra, Giulia Iannucci, Daniela Padularosa, Massimo Palma, Paola Paumgardhen, Anita Raja.
Beschreibung: August von Goethe fristet in der allgemeinen Wahrnehmung ein trauriges Dasein als Sohn seines berühmten Vaters und schwarzes Schaf der Familie. Stephan Oswald erzählt seine Geschichte erstmals aus seiner eigenen Perspektive. Gestützt auf zahlreiche unbekannte Quellen, macht er einen ganz anderen Menschen sichtbar und eröffnet zugleich einen intimen Einblick in das Leben am Frauenplan und die Verhältnisse im klassischen Weimar. Entgegen der landläufigen Überzeugung hat August auch eigene literarische Versuche unternommen. Die erhaltenen Fragmente werden hier erstmals veröffentlicht.
Link: https://www.chbeck.de/oswald-schatten-vaters/product/33759460
Descrizione: Nato a Krefeld ma berlinese d’adozione, Ulrich Peltzer (1956) è autore di sette romanzi e di numerosi saggi teorici. La collocazione editoriale e la ricezione della sua opera, insignita di molteplici premi, ne attestano la rilevanza artistica e intellettuale, alla quale non corrisponde però una commisurata produzione di studi critico-letterari, anzi del tutto assenti nella germanistica italiana. Al fine di colmare tale lacuna, questa monografia propone un inquadramento ragionato della scrittura di Peltzer nel contesto della letteratura contemporanea e, al contempo, un confronto con la tradizione novecentesca. La verifica delle strategie estetiche di Peltzer e l’analisi dei suoi romanzi Bryant Park (2002) e Teil der Lösung (2007) legittimano la scelta della metropoli come oggetto del discorso critico e lente prospettica. In quanto spazio fenomenologico del moderno, la metropoli favorisce una riflessione transdisciplinare sui mutamenti culturali, sociali e urbanistici del presente: in particolare, sulla rideterminazione dei rapporti tra soggetto e potere entro un sistema intrinsecamente totalitario, qui definito città totale.
Descrizione:I saggi contenuti in questo volume sono il frutto di ricerche svolte nell’ambito dell’omonimo progetto, finanziato dall’IISG. Obiettivo del progetto è una mappatura dei luoghi dell’Israelkorpus – una raccolta di interviste biografico-narrative a israeliani emigrati da aree tedescofone in Palestina/Israele soprattutto negli anni Trenta – indagando i luoghi non tanto in quanto tali, ma alla luce della loro funzione all’interno dell’elaborazione mnestica e narrativa nelle interviste, che è quindi legata anche alla dimensione emotiva. I contributi qui raccolti, di taglio inter- e transdisciplinare, sviluppano diversi approcci degli studi linguistici, storici e culturali, con particolare attenzione alle prospettive dell’analisi della conversazione, della narratologia e della storia orale. Illustrando esperienze di vita di esponenti dell’ebraismo tedescofono costretti all’emigrazione, le analisi contribuiscono in modo significativo alla ricostruzione di quel contesto, che rappresenta una parte importante della storia europea e un capitolo significativo della storia delle migrazioni del XX secolo.
Descrizione e contributi: Almeno a partire dall’inizio degli anni Sessanta, la riflessione e le indagini sulla Shoah si sono giustamente concentrate soprattutto sulle vittime e quindi sui testimoni delle persecuzioni e dello sterminio. L’ottantesima ricorrenza il 20 gennaio 2022 del famoso e famigerato incontro presso la villa sul Wannsee, a sud-ovest di Berlino, in cui venne deliberata la Soluzione finale, suggerisce tuttavia un cambio almeno parziale di prospettiva, che metta a fuoco anche gli autori, vale a dire i perpetratori di quel crimine. Nella storiografia, un simile mutamento di paradigma ha avuto inizio già a partire dagli anni Novanta, quando una serie di importanti ricerche hanno cominciato a indagare non solo o non tanto le figure dei principali gerarchi e criminali nazisti, bensì anche le centinaia di migliaia di ‘uomini qualunque’, di giuristi, funzionari, burocrati, di semplici cittadini, studenti, lavoratori e buoni padri di famiglia che in diversi ruoli e con diverse modalità hanno preso parte attiva al più grande crimine dell’umanità. I contributi contenuti in questo volume intendono portare avanti queste ricerche e approfondire, in particolare, le diverse rappresentazioni dei perpetratori presenti nella letteratura, nel cinema o in altri media, per interrogarsi anche sull’evoluzione di tali raffigurazioni, che costituiscono l’espressione più immediata di quell’immaginario collettivo che esse stesse contribuiscono a formare.
Beschreibung: Die Aufsätze in diesem interdisziplinären Band untersuchen Farbbezeichnungen, deren Symbolik und das Wechselspiel von Farben und Emotionen in der deutschen Sprache von den Anfängen bis in die Gegenwart aus den Perspektiven der germanischen Philologie, der historischen Semantik, der Phraseologie- und Parömie-Forschung, der Metaphernanalyse, der Kontrastiven Linguistik sowie der Übersetzungswissenschaft. Beiträge von: Nicolò Calpestrati, Elena Di Venosa, Wolfgang Haubrichs, Peggy Katelhön, Sabine E. Koesters Gensini, Simona Leonardi, Patrizio Malloggi, Albana Muco und Katharina Salzmann.
Le particelle modali sono una classe di elementi non flessi e ridotti dal punto di vista grammaticale che permettono al parlante di esprimere un ventaglio di ipotesi e inferenze, e conferiscono alla frase significati spesso difficili da tradurre. Sebbene siano presenti in diverse lingue, tra cui l’italiano, e siano particolarmente frequenti in tedesco, rappresentano un tema ancora relativamente poco affrontato in studi dal taglio contrastivo. Il presente volume, che si fonda sulla letteratura classica sull’argomento, su un ricco apparato di esempi autentici di lingua parlata e scritta e su un nuovo corpus di traduzioni per le direzioni tedesco-italiano e italiano-tedesco, costituisce il primo studio di ampio respiro sulle principali particelle modali del tedesco (ja, doch, schon, halt, eben, auch, denn, bloß, nur, mal) indagate in prospettiva contrastiva con la lingua italiana.
Link: www.carocci.it/index.php?option=com_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843094509
Appetito per il mondo è una selezione di saggi del Premio Nobel 2019 ancora inediti nel panorama letterario nazionale. Scritti in un arco di tempo di quasi quarant’anni, tra il 1966 e il 2003, i testi che compongono questa raccolta spaziano dal cinema al teatro e dalla letteratura alle arti figurative.
«Resoconto di viaggio fra i deserti del mondo, Il deserto di Lop narra le storie d’amore del protagonista, Raoul Louper, per tre figure femminili – Francesca, Arlette, Elif – di cui gli restano solo tre oggetti simbolici come ricordo. Alla ricerca ossessiva del suono che s’ingenera dalle dune canterine, Raoul è un contemporaneo e appassionato “naturalista giramondo”, che si pone domande sulle leggi fisiche che regolano la natura e su quel seme d’umano che resiste all’azione erosiva del vento come alla dimenticanza, nel passaggio tra le ere geologiche. Ne risulta una prosa densa e rarefatta, che vibra del ricordo di terre lontane e della poetica malinconia di un viaggiatore di fronte a una natura in continuo mutamento. In 101 capitoli, Raoul Schrott, scrittore austriaco contemporaneo, ci offre una perfetta miniatura della realtà universale, un’allegoria del mistero dell’esistenza umana – resa in una scrittura piena di respiro e non priva di un ateo misticismo – che, sostiene l’autore, è una Naturgeschichte der Liebe, una storia naturale dell’amore. Questa novella, quinto volume della collana “Situazioni”, presentata per la prima volta al lettore italiano nella traduzione di Giulia A. Disanto, cui si deve anche la nota critica conclusiva Breviario di un nomade, è proposta nel singolare allestimento grafico, nato dal testo e al servizio del testo, di Maurizio Minoggio, dove alcune delle parole dell’originale tedesco, scelte per la loro qualità visiva e sonora, affiorano a lato della versione italiana come dalla sabbia a segnare i luoghi di una geografia sentimentale.».
Negli ultimi anni dizionari e enciclopedie sono cambiati in termini di struttura, aspetto e medium e nell’insegnamento delle lingue straniere sembra che l’uso delle risorse lessicografiche non sia un argomento molto importante. Grazie alla nascita di un nuovo ambito di ricerca all’interno della metalessicografia – la ricerca sull’uso del dizionario, negli ultimi decenni, sono apparsi studi empirici sull’uso del dizionario nell’insegnamento, anche su quello elettronico. Per questo motivo sono disponibili dati molto concreti. Nella presente pubblicazione, la ricerca sull’uso del dizionario, con le sue questioni metodologiche, viene ampliamente trattata per la prima volta in lingua italiana. Inoltre, si presenta una overview degli studi empirici in cui l’apprendente di lingue straniere sta al centro dell’attenzione. Alla fine sono descritti, più in dettaglio, studi empirici, condotti dall’autrice nell’ambito del Tedesco come lingua straniera.
Open access: romatrepress.uniroma3.it/libro/luso-del-dizionario-nellinsegnamento-delle-lingue-straniere
Nuova traduzione del capolavoro rilkiano con introduzione e note.
«Precoci compiuti, voi, beniamini del creato, corteggi di cielo, creste d’aurora dell’intera creazione, pollini della divinità fiorente, giunti di luce, atrii, troni, scalee, spazi di essenza, scudi di delizia, tempestosi estatici tumulti del sentimento, e di colpo, da soli: specchi che la defluita bellezza di nuovo riattingono nel proprio volto.». […]
Nel 1912, ospite nel castello di Duino della principessa von Thurn und Taxis, Rainer Maria Rilke inizia a scrivere il suo capolavoro, le Elegie duinesi, che terminerà nella torre di Muzot solo dieci anni. Ancora molti viaggi, interrotti dalla Prima Guerra Mondiale, che lo vede impiegato presso l’Archivio di Guerra grazie all’intervento di Hugo von Hofmannsthal. Nel 1922, mentre con fatica lavora alla conclusione delle Elegie, compone, in poche settimane di felice ispirazione, i Sonetti a Orfeo. Muore di leucemia il 29 dicembre 1926.